IL DIGIUNO: UNA PRATICA SPIRITUALE PRIMA CHE FISICA

Chi mi segue conosce quali sono le mie intenzioni quando decido di scrivere un contributo nel mio sito: veicolare  le in-formazioni rilevanti ai fini evolutivi, affinché chi legga possa lavorare sui piani superiori dell’esistenza.

Il digiuno è un argomento molto interessante per la guarigione esoterica, di cui mi occupo in abbinata alla guarigione spirituale.

Senza rischiare di esagerare, potrei dire che è un passaggio fondamentale per l’evoluzione della coscienza di ciascuna persona che voglia individualizzarsi (diventare adulto al livello cosciente, ovvero creare l’autocoscienza).

Un pò di storia

Il termine «digiuno» deriva dal latino ieiunus, cioè «a stomaco vuoto».

Il digiuno è utilizzato da sempre, direi da millennio me tecnica di purificazione…già ai tempi di Cristo incarnato in Gesù se ne parlava; nei vangeli se ne parla esplicitamente in un paio di episodi:

1- Quando digiunate non diventate malinconici come gli ipocriti che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. […..]. Lavati il volto e profumati la testa perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo. (Matteo 6,24)

2- Or Gesù, pieno di Spirito Santo, partì dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo. Digiunò 40 giorni e 40 notti, non mangiò nulla in quei giorni….passati quei giorni ebbe fame e il Diavolo lo tentò.. (Matteo 4- 1,3). Dunque Gesù si preparo alla tentazione e alle prove spirituali con un digiuno di quaranta giorni.

Nelle società primitive il digiuno era spesso uno strumento per controllare o soddisfare le divinità, un modo per favorire la virilità o per prepararsi a osservanze cerimoniali.

La pratica del digiuno era nota ai Fenici, agli Assiri, ai Babilonesi e agli Egizi, i quali digiunavano solennemente nei culti funerari. Questi riti avevano una funzione preparatoria di purificazione, alla quale si giungeva attraverso una rigorosa pratica ascetica fatta di preghiere, astinenza sessuale e digiuno, condizioni che permettevano ai sacerdoti e agli iniziati di prendere parte alla santità divina. 

Nella prospettiva di purificazione era consuetudine, per gli Egizi, praticare l’astensione dal cibo per almeno tre giorni al mese allo scopo di conservare la buona salute e la vitalità giovanile. Sembra che questo costume avesse effetti benefici, tanto è vero che lo storico Erodoto descrisse gli Egizi come un popolo molto sano. 

L’astensione dal cibo era usata anche dagli antichi Greci prima della consultazione degli oracoli e per celebrare le divinità. 

“consuetudine religiosa ebraica che i giovani sposi digiunino il giorno del loro matrimonio, ma questo serve solo a ricordare la regola igienica di quel grande statista che era Mosè: generare dei geni attraverso le onde supreme dell’amore che deriva dall’infinito.” 

Anche molti santi, anche dei secoli più recenti, sceglievano il digiuno come pratica ascetica di rigenerazione e pulizia, abbinata alla preghiera e alla introspezione. San Pietro Crisologo a proposito del digiuno diceva: <<Il digiuno lava via la sporcizia dei sensi, cancella i peccati dell’anima, dissipa le colpe del cuore, facendo sparire le macchie dal cuore e conduce con straordinario splendore tutto l’uomo al candore della castità>>

Il digiuno e i suoi molteplici aspetti

Il digiuno ha più aspetti interessanti da approfondire

  • Digiuno fisico: non alimentarsi e rimanere a ‘stomaco vuoto’ con il solo fine di rinvigorire il corpo fisico
  • Digiuno spirituale: rinunciare con gioia a tutte quelle sollecitazioni esterne che disturbano l’anima con lo scopo di lasciar spazio all’anima e non solo allo stomaco
  • Digiuno combinato: saltare un pasto consente di alleggerire i corpi sottili e lasciare che lo spirito abbia spazio e tempo per emergere. E’ il momento migliore per ascoltarsi

Dice San Bernardo: <<La preghiera ottiene la forza per digiunare. Il digiuno rafforza la preghiera, mentre quest’ultima santifica il digiuno e lo presenta a Dio>>

Il cibo e la nutrizione (link articolo) hanno un valore rilevante nella vita dell’uomo di oggi, forse anche troppo però. Il nutrirsi è diventata quasi un ossessione per l’uomo di oggi che spesso dimentica le buone pratiche per prendersi cura di se, tramandate dai saggi. La saggezza popolare talvolta da più risposte di quante se ne possano immaginare.

Abbia visto come nelle società greche, egizi, Etc era solito digiunare, non era una pratica ‘strana’ come è vissuta ad oggi, nell’era del tutto e subito!! Si, perché ora si mangia non solo sempre ma anche subito ed ecco che emergono fast food che letteralmente significa ‘’cibo veloce’’: veloce da mangiare, veloce da preparare e veloce da pagare. Il messaggio sotteso è: mangia velocemente purché tu ti senta sazio e così ti sentirai bene.

Ho approfondito in un articolo apposito l’importanza sulla qualità e la quantità del cibo (clicca qui), oggi invece voglio focalizzarmi sulla credenza per cui si crede che si stia bene solo mangiando a sazietà.

Tutta la comunità scientifica è concorde nell’affermare che non bisognerebbe mai mangiare fino a sazietà ma lasciare sempre un pò di ‘spazio’ all’interno dello stomaco. Oltre a questo ciò che mi ha sempre colpito di più è la meccanicità del ragionamento fatto prima in merito al fast food.

Perché mangiare veloci? Per andare dove? Per fare cosa? Forse l’uomo di oggi, che si considera il più evoluto, in realtà non sa distinguere le priorità dalle necessità. E a ciascuna di queste non sa più dare un ordine!

Il digiuno non è solo del cibo, come vi accennavo prima, riguarda anche i pensieri pesanti, le parole cattive, le intenzioni malvagie, i desideri esasperati, la diffamazione, la malvagità in genere. Per malvagità intendo tutte quelle intenzione più o meno inconscio con le quali l’uomo vive meccanicamente senza accorgersi di ciò che dice e di ciò che fa.

L’uomo è peccatore dal momento che non vive una vita sua, pensa di farlo ma non è così. 

L’uomo vive in base alle forme pensiero, le convinzioni, i dettami e le azioni già preconfezionate e pronte per lui. Ci si adegua, ci si adatta e vive di queste costruzioni meccanicamente e a ripetizione.

Quindi non è lui: Tu sei colui che E’ non colui che HA.

I pensieri che hai ereditato dal passato, i traumi, Etc fanno si che tu non possa essere tu, l’anima. Per approfondire clicca qui

A tal proposito è anche interessante ciò che dice Sant’Alfonso Maria De Liguori: <<Chi sta attaccato alla gola  e non tende a proposito a mortificarla, non farà mai alcun progresso notabile nello Spirito>>

Con questo il santo voleva dire che è necessaria la volontà e l’azione per poter apportare un mutamento nell’intimo dell’anima. Questo tema è approfondito appositamente nel 1° anno con il corso di risveglio della scuola della nuova era

Il digiuno è anche quello dell’anima: dai social, dalle continue sollecitazioni esterne, dalle informazioni e dalla cosiddetta contro informazione. Avete tutto ciò che vi serve e tutte le informazioni utili già qui. Ora, identificandovi con l’anima che siete scorgerete la vostra verità.

Per l’uomo è sempre piuttosto difficile fidarsi di se stesso e per questo spesso predilige affidarsi completamente agli altri, anche per non assumersi ulteriori responsabilità.

Digiuno spirituale

Il digiuno spirituale coinvolge il corpo fisico e quello animico. Digiuno e astinenza spesso ‘vanno a braccetto’ e non sono forme di disprezzo del corpo, bensì strumenti per rinvigorire lo spirito, capace di esaltare il divino sé di ciascuno.

<<Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio>>

(Mt 4,4)

Di fatto digiunare nel significato più ampio significa astenersi, rinunciare a qualcosa per approdare a un sentire più profondo, intimo.

I 7 passi spirituali per il digiuno 

  • Il silenzio
  • L’abbandono
  • l’introspezione
  • I pensieri
  • La volontà
  • l’amore
  • L’intelligenza

Il digiuno è la preghiera che si esprime attraverso il corpo

Nella tradizione cristiana viene utilizzato per molti scopi, ne elenco alcuni:

  • un lutto
  • La guarigione 
  • La giustizia
  • La difficoltà
  • La penitenza
  • Debito nei confronti di Dio
  • Preparazione ad eventi importanti 

Ci sono state addirittura delle sante che hanno vissute quasi solo di eucaristia. Il loro nutrimento era il corpo di Cristo.

Il Digiuno fisico in pillole

Il digiuno fisico è il più conosciuto. Di seguito vi elenco alcuni suggerimenti:

  • Il digiuno intermittente permette di far riposare le mucose è un ottimo modo per disintossicarsi e alleggerirsi. In tal modo vi predisponete anche ad una più efficace apertura allo Spirito Divino che vi sovrasta.
  • Preparare il pane con le proprie mani è una delle soddisfazioni più grandi e belle: il profumo irresistibile che emana appena sfornato è davvero delizioso e si propaga lentamente in tutta la casa! Perché non preparare il pane per il giorno del digiuno?
  • “Imparerete e vi renderete conto che il digiuno sono l’unica vera chiave per raggiungere una vita suprema, la rivelazione di un mondo superiore e del mondo spirituale.” Arnold Ehret
  • L’aria è più importante del cibo per vivere. Respirare nel modo corretto è dunque essenziale. Non fate esercizio in una stanza chiusa e piena. Mettetevi di fronte a una finestra aperta. Fate un respiro profondo e completo con ogni esercizio. Inspirate dal naso ed espirate dalla bocca. Guardatevi in uno specchio mentre fate gli esercizi e ammirate la flessibilità e il modo aggraziato in cui compite ogni movimento. Innamoratevi di voi stessi anche se nessun altro lo fa

Da questo articolo avrete compreso che il digiuno fa bene al corpo e all’anima…

Avete materiale su cui riflettere….

Maria Sara D’Agostini

”Serva di Dio”

La perfetta salute e il pieno Risveglio sono in realtà la stessa cosa

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