LA POVERTA’ E’ UN DISTURBO

La povertà è un disturbo della personalità, una disarmonia che va trasmutata come una qualunque altra forma di sofferenza e di emozione inferiore.

Talvolta la personalità si identifica a tal punto con il senso perenne di povertà, che la persona ne va orgogliosa, fino ad ergerla come virtù da mostrare e di cui andar fieri

Il senso di povertà rende la persona dipendente da qualcosa o qualcuno che attraverso l’identificazione lo facciano sentire ricco. La povertà è una forma di schiavitù in cui è la persona stessa ad abbellirsi la gabbia.

Come ho specificato in dettaglio nell’articolo sulla ricchezza: risparmio o parsimonia?, la povertà è un aspetto della manifestazione di un attaccamento della personalità, è inoltre uno stato di coscienza. 

Il povero è anche colui che, pur avendo molti danari è povero interiormente. Vive da povero, il suo scopo è ‘fregare’ il prossimo, quindi se stesso e arrivare sempre primo

Sentirsi poveri significa sentirsi vuoti, manca sempre qualcosa: l’amore, i soldi, la pazienza, il lavoro ‘giusto’, la vincita al gioco, la squadra che vince il trofeo. Un insoddisfazione costante e un rumore di fondo che presagisce un disagio coscienziale.

Alcuni ”sintomi del disturbo di povertà” sono:

  • Furbizia
  • Cuore chiuso
  • Ricerca di approvazione
  • Lamento
  • Noia
  • Rabbia repressa
  • Mente affollata di pensieri
  • Mancanza di quiete
  • Attaccamento a qualcosa o qualcuno
  • Bisogno di riconoscersi in qualcosa per essere qualcuno.

Spesso si manifestano in contemporanea.

Anche nel Magnificat, inno sacro enunciato da Maria nei Vangeli, si cita quanto segue: ‘’Dio disperde i superbi, rovescia i potenti dai troni, manda i ricchi a mani vuote, innalza gli umili e sazia quanti hanno fame’’

Come ripeto spesso, per umiltà non si intende povertà. L’umiltà è un emozione superiore che può scaturire solo da un apertura di cuore.

L’umiltà è l’ottava alta dell’arroganza. 

Spesso vi è anche la manifestazione dell’arroganza nel disturbo da povertà.

Con il termine ricchi nel passo del Magnificat, non ci si riferisce ai possessori di beni materiali in quanto tali, bensì a coloro che hanno accumulato ricchezze inique, sfruttando i più deboli.

La povertà è sempre un effetto collaterale di un disagio vissuto più profondamente, ma come sapete è anche una grande occasione per l’evoluzione dell’anima.

L’occasione che vi permetterà di mettere in atto il Risveglio della coscienza e di portare il disagio che provate sotto la luce della Presenza e dell’attenzione!

Il mondo risponde sempre alle vibrazioni che emettete, perché risuona con il vostro livello di coscienza, per questo il mondo che avete attorno parla di chi siete e non di chi vorreste essere (differenza di ottava)

Risvegliandovi a voi stessi potrete riassaporare il gusto di vivere invece che di accontentarvi di sopravvivere; solo a questo punto e con il cuore aperto non vi mancherà mai nulla (anche di materiale) che sia necessario per la vostra evoluzione animica.

Affi-datevi alla vita, che non sbaglia mai!

Maria Sara D’Agostini

”Serva di Dio” aeternum

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LA DESACRALIZZAZIONE IN ATTO

Prima di giungere al funerale a cui sarei stata destinata il giorno seguente, mi viene detto che il parroco della chiesa dove si sarebbe svolta la funzione, era uno di ‘quelli alternativi’, ‘aperti’ (come si usa spesso dire in questo buffo periodico storico).

Mentre la mia mente faticava a comprendere cosa si intendesse con il termine ‘alternativo’ riferito a un parroco, ho consapevolizzato che probabilmente avrei partecipato a un funerale, ovvero a una funzione sacra, che tale non sarebbe stata. 

Mi viene riferito che a causa della situazione sanitaria è meglio fare un funerale che preveda sola la funzione e non la messa vera e propria, ovvero che escludesse l’eucarestia. 

Ci tengo a sottolineare che una messa senza eucarestia non è più una messa, è altro!

Mi viene anche specificato che l’eucarestia in quella diocesi è stata eliminata per due sacramenti: battesimo e funerale, perché si piange.

Sapete quale è la funzione dell’eucarestia nella messa? 

Ne parlo spesso quando tratto di cristianesimo esoterico (di cui tra l’altro faccio anche i corsi), sembra un parolone ma altro non è che il cristianesimo più profondo e autentico rispetto a quello conosciuto, che ne è la superficie.

Spesso ciò che è meno conosciuto è anche più interessante. 

EUCARESTIA E MESSA

Torniamo al concetto di eucarestia e messa: la sacra e santa messa è necessaria per aiutare il corpo causale della persona disincarnata ad allontanarsi dal corpo fisico per giungere al paradiso (uno stato di coscienza supremo) invece di passare per il purgatorio (la coscienza agisce mediante il bagaglio karmico per ripulire il corpo causale).

Durante la messa scendono le protezioni divine, lo Spirito Santo e gli angeli protettori. 

Esistono diversi tipi di messe ma tutte sono accomunate dalla discesa dell’energia divina tra i vivi (ammesso che lo siano) per compiere un vero e proprio atto magico – alchemico.

L’eucarestia è l’atto sacro più importante dell’intera funzione: i partecipanti ingeriscono l’ostia sacralizzata per ripulire i loro corpi sottili, mettersi in sintonia con la propria anima e guarire, da dentro.

Infatti uno degli aspetti della guarigione e’ proprio il passaggio dell’energia sacra attraverso il corpo fisico. L’energia eterica del corpo sacro (l’ostia) attraversa i corpi sottili dell’uomo, purificandolo. Spesso ai malati si consiglia di prendere l’eucarestia anche più volte al giorno.

LA DISCESA DELLO SPIRITO SANTO

Lo Spirito divino si diffonde tra i partecipanti alla messa (come avvenne nell’ultima cena) con lo scopo di aiutare il passaggio del corpo causale del defunto. 

Non può essere modificata ne negli atti, ne nelle tempistiche, a meno che non si vogliano raggiungere scopi differenti da quelli per il quale è stata creata. Le origini della santa messa sarà argomento di un altro mio scritto.

Alla luce di ciò, che senso ha svolgere un funerale senza la messa eucaristica? Non è né una questione etica ne morale è uno scopo ben preciso.

La desacralizzazione è in atto già da un po’, ad esempio quando si utilizzano le immagini sacre in piazza senza rispetto, per far valere i propri diritti (come se offendendo l’altro si facesse un evoluzione interiore!).

ACQUA SANTA E ATEISMO

Oppure quando l’acqua santa (simbolo materiale di purificazione dei corpi sottili e di preparazione dei corpi al ricevimento dello Spirito Santo) viene sostituita con una sostanza disinfettante;

Da biologa, la mente si rifiuta di pensare che una soluzione disinfettante prodotta da esseri umani possa sostituire un acqua benedetta! Benedetta significa pregna di energia divina superiore!

Noi umani siamo nulla senza l’energia divina che ci tiene in vita e ci attraversa, sia chiaro a tutti una volta per tutte.

Il fatto che molti non credono alla presenza di Dio, non li esime dal prendere coscienza che si sono incarnati su questo pianeta per una volontà superiore e non di certo perché la cicogna non aveva nulla da fare!

Desacralizzare vuol dire togliere l’atto sacro e magico/alchemico a momenti, oggetti, gesti, linguaggio e vita quotidiana; sconnettere il corpo fisico e i corpi sottili al Se’ superiore a cui è collegato mediante l’antakarana (il canale di comunicazione tra il mondo terreno e quello divino).

Una volta avvenuta questa disconnessione, gli uomini non sono più umani, non hanno più la scintilla divina che li tiene vivi, sono completamente e definitivamente addormentati fino a nuova incarnazione; come fossero macchine.

Ciò che apparentemente è un evoluzione è molto spesso un involuzione perché basata sull’ego e non su una scelta a cuore aperto.

Altro aspetto da considerare dell’intero avvenimento è che al defunto in questione non è stata concessa l’estrema unzione in quanto il parroco temeva per la sua incolumità.

Un altro parroco, di risposta a questo mancato sacramento ha detto: ‘l’importante è credere in Dio, non fa nulla se non è stata fatta l’estrema unzione, Dio guarda altro’. Mi ricorda un pò ciò che accadeva durante la guerra mondiale: si pregava oppure si svolgevano i sacramenti e le messe di nascosto.

Un atto sacro è sempre importante e utile perché è sacro, a maggior ragione se l’anima sta vivendo il momento di passaggio tra la vita terrena e quella divina o tra la malattia e la guarigione, accompagnando il corpo causale a miglior vita.

Spiego in questo video l’importanza e gli atti sacri di cui si compone il sacramento dell’estrema unzione o unzione degli infermi:

L’estrema unzione

Non c’è mai una ‘giusta causa’ per compiere un atto sacrilego (contro la sacralità), ma come vi ricordo sempre: il potere è dentro di voi; potete prendere coscienza di ciò che accade nel presente per accelerare ulteriormente il lavoro su di voi e portare bellezza nel mondo.

Maria Sara D’Agostini

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GASTRITE E RIMEDI NATURALI

Oggi vi parlerò di un altro disturbo comune nella società moderna e di come poterlo affrontare mediante la naturopatia, la pranoterapia e il Risveglio della coscienza.

La gastrite è un termine generico utilizzato per riferirsi a qualunque patologia che si presenta con infiammazione della parete dello stomaco.

La gastrite è una disarmonia che si verifica tra il chakra del plesso solare (anteriore e posteriore) e quello dell’ombelico.

La pranoterapia agisce mediante il ri-equilibrio e la ri-armonizzazione di questi due importantissimi chakra, collegati non solo allo stomaco ma anche all’energia vitale che l’organismo umano assorbe dall’esterno.

Infine è bene che vi ricordi che stomaco ed intestino sono sempre, e dico sempre, connessi con i chakra superiori, in particolare con la gola e il cervello.

Non a caso sentite dire spesso che l’intestino è un secondo cervello!

I sintomi comuni della gastrite sono:

  • Nausea
  • Vomito
  • Malessere addominale

Quali sono le cause più comuni?

  • Bere molti alcolici
  • Alimentazione scorretta
  • Uso eccessivo di farmaci in particolare di antidolorifici
  • il batterio H. pylori

NON BISOGNA CERCARE DI GUARIRE IL CORPO SENZA GUARIRE L’ANIMA

Il titolo di questo paragrafo è anche il motto che sostiene la mia missione: aiutare il risveglio della coscienza individuale per approdare all’eternità dell’anima.

Chi mi segue, sa che mi occupo della teoria e la pratica della trasformazione della coscienza che sviluppo nei corsi della Scuola della Nuova Era, per questo vi sto parlando di livello di coscienza.

In particolare, nel secondo anno della Scuola, approfondisco il legame esistente tra il disturbo, la malattia e il Risveglio della coscienza.

Da biologa, ogniqualvolta parlo di un disturbo o una patologia e di come poter agire con i rimedi naturali, non posso fare a meno di ricordarvi che, contemporaneamente all’azione esterna dovete agire INTERNAMENTE; altrimenti vi create di nuovo un alibi per non guardare cosa sta accadendo dentro di voi e perché avete attratto quella situazione nella vostra vita!

LE DOMANDE DA PORSI

  • Perché ho attratto questa situazione nella mia vita?
  • Come mai proprio ora?
  • Cosa sta accadendo dentro di me in questo preciso istante?
  • La patologia che tipo di emozioni sta facendo affiorare?
  • La Vita mi sta parlando attraverso la malattia, cosa mi vuole comunicare?

La malattia è una grande occasione per guardarvi dentro e portare la luce dell’attenzione con Presenza e amore dentro voi.

Non è scontato che la Vita vi regali altre occasioni, approfittate di ogni disturbo che create per costruire un piccolo tassello in più della trasformazione della coscienza e approdare a un nuovo livello di consapevolezza.

RIMEDI NATURALI

  • alimentazione anti-infiammatoria
  • probiotici vivi
  • the verde e miele di manuka
  • oli essenziali

ALIMENTAZIONE ANTI-INFIAMMATORIA

L’importanza di alimentarsi con cibi anti-infimmatori tra cui ad esempio: aglio, broccoli, mirtilli, verdura a foglia verde e barbabietole rosse è già una buona base di partenza.

Iniziate a introdurre nel vostro diario alimentare questi alimenti in misura maggiore e osservate se i sintomi persistono e per quanto tempo.

Sono cibi che vanno a sfiammare una musica gastrica sotto stress.

Ma voi come mangiate? Siete presenti a voi stessi mentre vi nutrite? Assaporate il cibo? Mangiate lentamente? Pensate che per i giapponesi un alimento non è assimilato fino a che non viene masticato almeno 30 volte!!

Alimentarsi spesso non coincide con il nutrirsi, ne parlo in questo mio articolo: NUTRIZIONE CONSAPEVOLE, I 3 PASSI FONDAMENTALI

ALIMENTI DA EVITARE CON LA GASTRITE

  • Tutti gli alimenti conservati, acidi, latticini e con elevato quantitativo di zucchero o glutine

Tra gli alimenti suggeriti per ‘accarezzare’ la mucosa gastrica c’è il the verde con il miele di manuka, entrambi hanno un potere anti-infiammatorio e lenitivo.

E’ stato dimostrato che il miele di Manuka ha proprietà antibatteriche che contrastano efficacemente H. pylori.

I PROBIOTICI

I probiotici, secondo la definizione ufficiale di FAO e OMS, sono “micro-organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite”.
L’assunzione di un integratore probiotico con regolarità, introduce buoni batteri nel tratto digestivo, aiutandolo ad auto-guarirsi. Esistono diversi ceppi di batteri pro-biotici ma il mio suggerimento è di farvi consigliare da un professionista i ceppi più idonei per voi e utilizzare integratori o alimenti in cui sia specificato che sono fermenti lattici VIVI!

Non è sufficiente la dicitura ‘fermenti lattici’.

E’ utile anche mangiare cibi fermentati che contengono probiotici, come kimchi, kombucha, crauti, yogurt e kefir. Questi alimenti però talvolta possono dare disturbi di altra natura se vi è un principio di colite o dispepsia o colon irritabile

OLI ESSENZIALI

Alcuni oli essenziali hanno un effetto sulla crescita eccessiva di H. pylori. Citronella e verbena di limone in particolare sono stati studiati con risultati sorprendenti sull’abbattimento del batterio pylori.

Abbiate sempre cura di accertarvi che gli oli essenziali che utilizzate siano biologici, puri al 100% e che possono essere utilizzati anche internamente, in tal modo eviterete eventuali ingestioni accidentali!

Anche l’olio di semi di carota, lo zenzero, gli oli di chiodi di garofano e la cannella, possono favorire una sana digestione, ma occorre molta prudenza sulla tipologia di prodotto che si acquista e modalità di utilizzo.

Tanto bene 

Maria Sara D’Agostini

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SMETTERE DI FUMARE

Con questo articolo ho scelto di ‘toccare’ un argomento di cui si parla spesso ma di cui oggi vi darò una visione più ampia coinvolgendo l’approccio naturopatico e il lavoro su di sè.

Iniziamo con il dire che se la tua intenzione è smettere di fumare, ci puoi riuscire!

DUE SIGARETTE, STESSA DIPENDENZA

Negli ultimi anni si è diffusa la sigaretta elettronica (come alternativa alla sigaretta normale), comunemente chiamata svapo perché è il modello più utilizzato.

Non entrerò nei dettagli medico- scientifici della differenza tra le due per la salute umana, ciò che mi interessa portarvi all’attenzione è la necessità di ‘ciucciare’.

Tirare una sigaretta come fosse un biberon rimane sempre una forma di meccanicità dipendente.

Avete mai associato queste due azioni?

il bambino non può fare a meno del biberon per nutrirsi così come un fumatore incallito della ‘sua sigaretta’ (normale o elettronica che sia) prende ‘nutrimento’ interiore da essa mettendo a tacere, momentaneamente, le crisi interiori.

In entrambi i casi è necessario agire sull’emozione che soggiace sotto la necessità di ‘tirare su‘. Come vi ho spiegato nel paragrafo precedente, il lavoro su di sè, può esserne la chiave.

La forza di volontà è uno dei due pilastri del lavoro su di sè, di cui approfondisco i metodi applicativi e la teoria nei corsi appositi. Inizierò il 1° anno a Settembre 2022, vi lascio qui il link per accedere alla locandina.

C’è chi ne ha troppa di volontà e chi invece sente l’esigenza di svilupparla. In entrambi i casi, smettere di fumare è strettamente correlato al volgere lo sguardo dentro di sè. Iniziare a prendere la propria vita in mano, non fumare più è solo l’inizio di un percorso di Risveglio interiore che vi aprirà porte inattese.

Inizio con il mostrarvi i benefici che potreste avere nel non tirare più su nicotina:

  • IMMEDIATI

i livelli di tossine scenderanno molto rapidamente nel giro di pochi giorni e i polmoni riusciranno a immagazzinare più ossigeno, facilitando al respirazione.

  • DOPO QUALCHE SETTIMANA

si produrrà meno catarro, la tosse diminuisce e ogni tipo di attività risulterà più semplice e meno affannosa

  • A LUNGO TERMINE

la lieta notizia è che appena si smette di fumare i danni ai polmoni si interrompono immediatamente. Anche se i polmoni sono danneggiati gravemente, si evita un peggioramento dello stato di salute che si può aggravare fino a sviluppare patologie come la BPCO

In questo articolo non vi lascerò numeri sulle percentuali delle patologie polmonari che si sviluppano fumando, non è questo lo scopo, bensì vi conduco verso una nuova consapevolezza interiore, di cui smettere di fumare è ‘solo’ un apri-porta, un’occasione, una scusa.

LIBERARSI DAL FUMO

Il processo di liberazione dal fumo può presentare alcuni ostacoli e talvolta presentarsi ostico; alcuni dei fattori che scatenano il fumo possono presentarsi solo dopo che si prova a vivere senza sigarette.

Per essere sostenuti in questi grandi passi può anche essere utile chiedere a un medico o a un Naturopata esperto.

Oltre ad occuparmi di Risveglio delle coscienze sono anche una pranoterapeuta e forse vi conforterò dicendovi che, attraverso dei trattamenti di pranoterapia, è possibile aiutare e velocizzare il definitivo abbandono delle sigarette agendo sui singoli chakra e la loro interazione.

I prodotti sostitutivi della nicotina, come i cerotti, possono alleviare i sintomi dell’astinenza, rilasciando piccole dosi di nicotina nell’organismo. In questo modo la dipendenza verrà percepita in minor misura.

Il lavoro su di sè, di cui vi ho accennato al paragrafo precedente, lavora sull’emozione di dipendenza, un emozione inferiore che non vi permette di ‘spiccare il volo’ accedendo alle emozioni superiori.

Tecnicamente, si dice che la dipendenza ‘tiene ancorati’. Va bene rimanere saldi ma se lo si è troppo non ci si da la possibilità di ‘toccare il cielo’ con un dito.

Una terapia alternativa che i medici raccomandano ai fumatori accaniti è data dai farmaci non nicotinici come il bupropione e la vareniclina. Più economico ma comunque efficace è la nortriptilina.

ALCUNE CONSIDERAZIONI
  • ogni volta che si prova a smettere, si ha più probabilità di riuscirci
  • il counseling naturopatico aumenta la possibilità di successo
  • la combinazione di counseling naturopatico e farmaci è quella più efficace
ESERCIZIO PRATICO

Se avete deciso di smettere di fumare e state vivendo la fase di astinenza provate ad auto-osservarvi ogni volta che sentite ri-salire in voi la voglia di tirare una sigaretta. Dovete solo osservarvi dlal’esterno, senza fare nulla di particolare o giudicarvi.

Se lo sentite necessario, potete appuntarvi ciò che è emerso dall’osservazione.

Emergeranno pensieri, emozioni e talvolta anche malesseri fisici che vi diranno molto di voi.

Tanto bene!

Maria Sara D’Agostini

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LA PUBBLICITA’ E’ MASCHILE

Ho volutamente intitolato questo nuovo lavoro, utilizzando parole provocatorie. 

C’è sempre più confusione (almeno sul piano della forma) tra ciò che è maschile e quello che viene definito femminile. Questa confusione fa parte di questo periodo storico, che sta preparando l’uomo alla Nuova Era, l’età dell’Acquario.

Se osservate ciò che accade nella società, sempre più donne (che hanno un corpo fisico da donna) manifestano un piano astrale mascolino e proprio per questo sono penetranti e rabbiose nei confronti degli uomini ‘che non rispettano il sesso femminile’. Vi ricordo che ciò che vi provoca rabbia o fastidio è lo specchio di una parte di voi da integrare e/o accettare.

Chi fa un lavoro di risveglio della coscienza sa bene che non serve a nulla ribellarsi fuori di se, se prima non ha integrato tutte quelle parti di se che gli provocano quella rabbia. 

Anche l’ingiustizia è un emozione che rientra tra le manifestazioni astrali, che quindi sono sottoposte alla inesorabile legge dello specchio. Per approfondimenti cliccate su questa pagina

Allo stesso modo un uomo (nato maschio sul piano fisico) può manifestare un energia totalmente femminile, il femminino, da non confondere con il femminino sacro.

IL MASCHIO E LA FEMMINA

Potrei riassumere questi aspetti dicendovi che non è sufficiente essere donna per essere femmina o essere maschio per essere uomo. Parlo in termini energetici non moralistici, di cui non mi occupo e comunque non mi interessa parlarne in questo scritto.

In virtù di questa voluta confusione che viene creata tra energia maschile e femminile e che richiama anche il più famoso – Yin e Yang- , la società, che vi ricordo è lo specchio di ciò che accade nelle singole coscienze umane, utilizza una pubblicità prettamente penetrante e maschile.

D’altronde le femmine (come venivano chiamate una volta) tendono sempre di più a copiare i maschi, invece di permettere la stabilizzazione di un reciproco scambio pur mantenendo i propri ruoli energetici. 

Call center che chiamano a tutte le ore, chiamate ripetute e martellanti, convincere il consumatore che il loro servizio è il migliore del mondo a minore costo ( per approfondire cliccate sul mio articolo sulla ricchezza e povertà). Sono solo alcuni degli elementi tipici di una pubblicità che di progresso non ha proprio nulla.

Il progresso della società, come è inteso oggi, nulla a che vedere con il progresso delle coscienze.

Quest’ultimo necessità di strumenti ben differenti da quelli attualmente offerti dal sistema società. 

La pubblicità aggressiva, maschile e penetrante indica che attualmente c’è un calo di energia maschile generale che porta, per compensazione, a questa necessità. 

Non è questo il momento per spiegare la legge della compensazione, che viene approfondita appositamente nei miei corsi della Scuola della Nuova Era.

È necessario che si espanda con sempre maggiore consapevolezza l’energia femminile, il femminino sacro, che nulla ha a che vedere con tacchi e minigonne, bensì con l’espressione di accoglienza, guarigione divina e creazione, tipica dell’autentica essenza femminile. 

In tal modo anche le pubblicità saranno calibrate in base al livello di coscienza che raggiunge l’individuo.

Si, oggi essere femmina e madre fa molta paura, invece domani, nell’Era d’Oro sarà una virtù di elogio e successo!! 

avete materiale su cui riflettere…

SEMINARIO EVENTO. IL VANGELO: MANUALE DI RISVEGLIO E LAVORO SU DI SE’

Maria Sara D’Agostini

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LA CANDIDOSI: CURE NATURALI

La candida è spesso definita mughetto ed è un affezione d lievito, appartenente a un gruppo di funghi e definito scientificamente: Candida Albicans.

La Candida Albicans è il lievito più diffuso e colpisce soprattutto il genere femminile

Come accade spesso anche con alcuni batteri intestinali, ad esempio l’Helicobacter Pylori, vive ospite nel nostro organismo in modo innocuo (zona vaginale e sistema digestivo) senza causare alcun sintomo.

Fino a che l’omeostasi del corpo rimane in equilibrio e si ha mantiene un buon sistema immunitario in genere questi simpatici parassiti sono pressoché innocui.

In caso contrario invece, possono iniziare a creare disturbi nei diversi apparati coinvolti.

Chi mi segue da tempo, sa che mi occupo non solo di pranoterapia ma anche di ‘guarigione dell’anima’ e di pranoterapia. Uno dei metodi che utilizzo per aiutare le per-sone a tornare in contatto con se stesse è agire meditate la pulizia e il ri-equilibrio energetico dei chakra. Potete approfondire cos’è un trattamento di pranoterapia nell’apposita pagina presente nel mio sito.

Tornando alla candida, nel caso di forte stress, alimentazione errata, disturbi gastrointestinali ed emozioni pesanti con pensieri ossessivi/compulsivi, possono compromettere l’equilibrio energetico dei corpi sottili e permettere alla candida di manifestarsi con sintomatologie

La crescita eccessiva di Candida può verificarsi anche a seguito di cambiamenti ormonali, menopausa e uso di antibiotici

I SINTOMI

Tra i possibili sintomi da infezione da candida si annoverano:

  • eruzioni cutanee
  • brufoli
  • un liquido vaginale denso e biancastro
  • prurito e bruciore
  • rossore
  • bruciore doloroso

Quando la patologia è grave possono verificarsi sintomi quali:

  • affaticamento
  • depressione
  • mal di testa
  • problemi digestivi
FATTORI DI RISCHIO

Tra i fattoti di rischio vi è una scarsa igiene intima, un asciugatura disattenta e non accurata della parte intima che quindi rimane umida favorendo lo sviluppo di funghi e batteri patogeni e non per ultimo l’alimentazione.

Un alimentazione ricca di zuccheri, ad esempio, favorisce lo sviluppo del fungo.

Tra i fattori di rischio ritroviamo anche fattori genetici e patologie croniche

RIMEDI NATURALI

Tra i primi rimedi che suggerisco vi è la pranoterapia.

  • Pranoterapia: agire direttamente sui chakra coinvolti, ovvero il corpo eterico (nel caso specifico il chakra sessuale e tutto il sistema immunitario coinvolto), permettono al corpo fisico di ritrovare la sua armonia perduta in modo naturale e spontaneo
  • sostanze che aiutino a mantenere il giusto grado di acidità delle mucose e a ri-equilibrare la flora batterica
  • Utilizzare la Citronella
  • la crema di calendula, magari associata a qualche goccia di tee tree oil
  • accurata e attenta igiene intima
  • alimentazione alcalinizzante e con ridotto apporto di zuccheri semplici e raffinati
  • utilizzare fermenti lattici vivi (priobiotici)
  • aumentare l’assunzione di aglio per le sue proprietà anti-fungine

Maria Sara D’Agostini

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IL SENSO DELLA MORTE: PASSARE A MIGLIOR VITA

Ognuno di noi ha sentito pronunciare almeno una volta questa espressione: ‘E’ passato a miglior vita’. Ma cosa vuol dire?

La morte, soprattutto tra gli individui medi del mondo occidentale è vissuta come una fine e non come un NUOVO INIZIO. 

Questo atteggiamento della personalità conferma l’attaccamento alla vita che si manifesterà anche in altri aspetti quotidiani. 

Nell’ambito iniziatico si parla di ‘passare a miglior vita’ perché la vera vita è quella che mette in contatto l’uomo con il Regno dei Cieli. 

Il Regno dei Cieli è già qui e si può approdare ad esso vedendo la bellezza dentro e fuori di se attraverso il lavoro su di se o Risveglio

Quando si inizia ‘a vedere’ il Regno dei Cieli, stazionando nel QUI e ORA si vive ogni momento presente con la consapevolezza che è l’unico momento di esistenza.

Di conseguenza, la morte verrà percepita come un evento naturale e necessario per l’evoluzione dell’anima.

L’anima passa a miglior vita (in realtà ci impiega qualche giorno ad abbandonare il corpo fisico), quando ha terminato di compiere la sua missione nel ruolo che aveva incarnato. 

Quindi non esiste una ‘morte meglio di un altra’, come sento spesso dire. Non esiste il tempo giusto per morire.

E’ un illusione della mente credere che sia più opportuno morire a 90 anni perché altrimenti ‘è troppo presto’.

Presto per cosa? Presto per chi?

Se entrate nel sentire secondo cui un anima si incarna su un pianeta (non necessariamente deve essere la Terra, dal momento che nel Logos solare esistono anche altri pianeti abitati), per compiere la sua missione eppoi andare via. Dove sta l’errore nel morire? Dove sta il problema nel morire?

Ognuno morirà quando ha finito di svolgere ciò che doveva fare e la sua anima ha sviluppato le virtù che gli servivano per poi passare alla vita successiva.

Tutto qui.

Per l’anima, la morte è uno stato evolutivo necessario, non una disgrazia. 

È la personalità che soffre perché percepisce il distacco dalla materia visibile. 

In realtà la morte è una rinascita. 

Gesù attraverso la sua VIA CRUCIS lo mostra dettagliatamente:

la risurrezione riguarda l’anima, che conosce un nuovo sguardo e dei nuovi occhi per vedere la bellezza li dove vedeva solo brutture. 

L’anima, corpo dopo corpo, si evolve indipendente dai capricci della personalità.

Anche per questo propongo di lavorare su di se e risvegliarsi al vero se, utilizzando i mezzi che propongo ai miei corsi.

Questo passaggio è fondamentale comprenderlo, è la via per entrare nella vibrazione dell’esistenza.

Investite il tempo e l’energia per comprendere cosa siete venuti a fare su questo pianeta e soprattutto nella nazione Italia (se mi state leggendo dall’Italia), dal momento che qui è presente una delle sfide karmiche più impegnative degli ultimi 50 anni e di tutta l’Europa occidentale!

La morte è vita. Senza la prima anche la seconda perderebbe il suo senso vibratorio. 

Avete materiale sufficiente su cui riflettere…

Tanto bene!

Maria Sara D’Agostini

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IL DIGIUNO: UNA PRATICA SPIRITUALE PRIMA CHE FISICA

Chi mi segue conosce quali sono le mie intenzioni quando decido di scrivere un contributo nel mio sito: veicolare  le in-formazioni rilevanti ai fini evolutivi, affinché chi legga possa lavorare sui piani superiori dell’esistenza.

Il digiuno è un argomento molto interessante per la guarigione esoterica, di cui mi occupo in abbinata alla guarigione spirituale.

Senza rischiare di esagerare, potrei dire che è un passaggio fondamentale per l’evoluzione della coscienza di ciascuna persona che voglia individualizzarsi (diventare adulto al livello cosciente, ovvero creare l’autocoscienza).

Un pò di storia

Il termine «digiuno» deriva dal latino ieiunus, cioè «a stomaco vuoto».

Il digiuno è utilizzato da sempre, direi da millennio me tecnica di purificazione…già ai tempi di Cristo incarnato in Gesù se ne parlava; nei vangeli se ne parla esplicitamente in un paio di episodi:

1- Quando digiunate non diventate malinconici come gli ipocriti che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. […..]. Lavati il volto e profumati la testa perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo. (Matteo 6,24)

2- Or Gesù, pieno di Spirito Santo, partì dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo. Digiunò 40 giorni e 40 notti, non mangiò nulla in quei giorni….passati quei giorni ebbe fame e il Diavolo lo tentò.. (Matteo 4- 1,3). Dunque Gesù si preparo alla tentazione e alle prove spirituali con un digiuno di quaranta giorni.

Nelle società primitive il digiuno era spesso uno strumento per controllare o soddisfare le divinità, un modo per favorire la virilità o per prepararsi a osservanze cerimoniali.

La pratica del digiuno era nota ai Fenici, agli Assiri, ai Babilonesi e agli Egizi, i quali digiunavano solennemente nei culti funerari. Questi riti avevano una funzione preparatoria di purificazione, alla quale si giungeva attraverso una rigorosa pratica ascetica fatta di preghiere, astinenza sessuale e digiuno, condizioni che permettevano ai sacerdoti e agli iniziati di prendere parte alla santità divina. 

Nella prospettiva di purificazione era consuetudine, per gli Egizi, praticare l’astensione dal cibo per almeno tre giorni al mese allo scopo di conservare la buona salute e la vitalità giovanile. Sembra che questo costume avesse effetti benefici, tanto è vero che lo storico Erodoto descrisse gli Egizi come un popolo molto sano. 

L’astensione dal cibo era usata anche dagli antichi Greci prima della consultazione degli oracoli e per celebrare le divinità. 

“consuetudine religiosa ebraica che i giovani sposi digiunino il giorno del loro matrimonio, ma questo serve solo a ricordare la regola igienica di quel grande statista che era Mosè: generare dei geni attraverso le onde supreme dell’amore che deriva dall’infinito.” 

Anche molti santi, anche dei secoli più recenti, sceglievano il digiuno come pratica ascetica di rigenerazione e pulizia, abbinata alla preghiera e alla introspezione. San Pietro Crisologo a proposito del digiuno diceva: <<Il digiuno lava via la sporcizia dei sensi, cancella i peccati dell’anima, dissipa le colpe del cuore, facendo sparire le macchie dal cuore e conduce con straordinario splendore tutto l’uomo al candore della castità>>

Il digiuno e i suoi molteplici aspetti

Il digiuno ha più aspetti interessanti da approfondire

  • Digiuno fisico: non alimentarsi e rimanere a ‘stomaco vuoto’ con il solo fine di rinvigorire il corpo fisico
  • Digiuno spirituale: rinunciare con gioia a tutte quelle sollecitazioni esterne che disturbano l’anima con lo scopo di lasciar spazio all’anima e non solo allo stomaco
  • Digiuno combinato: saltare un pasto consente di alleggerire i corpi sottili e lasciare che lo spirito abbia spazio e tempo per emergere. E’ il momento migliore per ascoltarsi

Dice San Bernardo: <<La preghiera ottiene la forza per digiunare. Il digiuno rafforza la preghiera, mentre quest’ultima santifica il digiuno e lo presenta a Dio>>

Il cibo e la nutrizione (link articolo) hanno un valore rilevante nella vita dell’uomo di oggi, forse anche troppo però. Il nutrirsi è diventata quasi un ossessione per l’uomo di oggi che spesso dimentica le buone pratiche per prendersi cura di se, tramandate dai saggi. La saggezza popolare talvolta da più risposte di quante se ne possano immaginare.

Abbia visto come nelle società greche, egizi, Etc era solito digiunare, non era una pratica ‘strana’ come è vissuta ad oggi, nell’era del tutto e subito!! Si, perché ora si mangia non solo sempre ma anche subito ed ecco che emergono fast food che letteralmente significa ‘’cibo veloce’’: veloce da mangiare, veloce da preparare e veloce da pagare. Il messaggio sotteso è: mangia velocemente purché tu ti senta sazio e così ti sentirai bene.

Ho approfondito in un articolo apposito l’importanza sulla qualità e la quantità del cibo (clicca qui), oggi invece voglio focalizzarmi sulla credenza per cui si crede che si stia bene solo mangiando a sazietà.

Tutta la comunità scientifica è concorde nell’affermare che non bisognerebbe mai mangiare fino a sazietà ma lasciare sempre un pò di ‘spazio’ all’interno dello stomaco. Oltre a questo ciò che mi ha sempre colpito di più è la meccanicità del ragionamento fatto prima in merito al fast food.

Perché mangiare veloci? Per andare dove? Per fare cosa? Forse l’uomo di oggi, che si considera il più evoluto, in realtà non sa distinguere le priorità dalle necessità. E a ciascuna di queste non sa più dare un ordine!

Il digiuno non è solo del cibo, come vi accennavo prima, riguarda anche i pensieri pesanti, le parole cattive, le intenzioni malvagie, i desideri esasperati, la diffamazione, la malvagità in genere. Per malvagità intendo tutte quelle intenzione più o meno inconscio con le quali l’uomo vive meccanicamente senza accorgersi di ciò che dice e di ciò che fa.

L’uomo è peccatore dal momento che non vive una vita sua, pensa di farlo ma non è così. 

L’uomo vive in base alle forme pensiero, le convinzioni, i dettami e le azioni già preconfezionate e pronte per lui. Ci si adegua, ci si adatta e vive di queste costruzioni meccanicamente e a ripetizione.

Quindi non è lui: Tu sei colui che E’ non colui che HA.

I pensieri che hai ereditato dal passato, i traumi, Etc fanno si che tu non possa essere tu, l’anima. Per approfondire clicca qui

A tal proposito è anche interessante ciò che dice Sant’Alfonso Maria De Liguori: <<Chi sta attaccato alla gola  e non tende a proposito a mortificarla, non farà mai alcun progresso notabile nello Spirito>>

Con questo il santo voleva dire che è necessaria la volontà e l’azione per poter apportare un mutamento nell’intimo dell’anima. Questo tema è approfondito appositamente nel 1° anno con il corso di risveglio della scuola della nuova era

Il digiuno è anche quello dell’anima: dai social, dalle continue sollecitazioni esterne, dalle informazioni e dalla cosiddetta contro informazione. Avete tutto ciò che vi serve e tutte le informazioni utili già qui. Ora, identificandovi con l’anima che siete scorgerete la vostra verità.

Per l’uomo è sempre piuttosto difficile fidarsi di se stesso e per questo spesso predilige affidarsi completamente agli altri, anche per non assumersi ulteriori responsabilità.

Digiuno spirituale

Il digiuno spirituale coinvolge il corpo fisico e quello animico. Digiuno e astinenza spesso ‘vanno a braccetto’ e non sono forme di disprezzo del corpo, bensì strumenti per rinvigorire lo spirito, capace di esaltare il divino sé di ciascuno.

<<Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio>>

(Mt 4,4)

Di fatto digiunare nel significato più ampio significa astenersi, rinunciare a qualcosa per approdare a un sentire più profondo, intimo.

I 7 passi spirituali per il digiuno 

  • Il silenzio
  • L’abbandono
  • l’introspezione
  • I pensieri
  • La volontà
  • l’amore
  • L’intelligenza

Il digiuno è la preghiera che si esprime attraverso il corpo

Nella tradizione cristiana viene utilizzato per molti scopi, ne elenco alcuni:

  • un lutto
  • La guarigione 
  • La giustizia
  • La difficoltà
  • La penitenza
  • Debito nei confronti di Dio
  • Preparazione ad eventi importanti 

Ci sono state addirittura delle sante che hanno vissute quasi solo di eucaristia. Il loro nutrimento era il corpo di Cristo.

Il Digiuno fisico in pillole

Il digiuno fisico è il più conosciuto. Di seguito vi elenco alcuni suggerimenti:

  • Il digiuno intermittente permette di far riposare le mucose è un ottimo modo per disintossicarsi e alleggerirsi. In tal modo vi predisponete anche ad una più efficace apertura allo Spirito Divino che vi sovrasta.
  • Preparare il pane con le proprie mani è una delle soddisfazioni più grandi e belle: il profumo irresistibile che emana appena sfornato è davvero delizioso e si propaga lentamente in tutta la casa! Perché non preparare il pane per il giorno del digiuno?
  • “Imparerete e vi renderete conto che il digiuno sono l’unica vera chiave per raggiungere una vita suprema, la rivelazione di un mondo superiore e del mondo spirituale.” Arnold Ehret
  • L’aria è più importante del cibo per vivere. Respirare nel modo corretto è dunque essenziale. Non fate esercizio in una stanza chiusa e piena. Mettetevi di fronte a una finestra aperta. Fate un respiro profondo e completo con ogni esercizio. Inspirate dal naso ed espirate dalla bocca. Guardatevi in uno specchio mentre fate gli esercizi e ammirate la flessibilità e il modo aggraziato in cui compite ogni movimento. Innamoratevi di voi stessi anche se nessun altro lo fa

Da questo articolo avrete compreso che il digiuno fa bene al corpo e all’anima…

Avete materiale su cui riflettere….

Maria Sara D’Agostini

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LA PASQUA: IL SIGNIFICATO ESOTERICO

Eccomi di nuovo qui per un altro passaggio fondamentale della vita del Maestro Gesù Cristo, dopo l’articolo sul Natale e quello sul Battesimo di Cristo, ovvero la seconda iniziazione, tratterò ora la Quinta Iniziazione: la Resurrezione e l’Ascensione.

La vita di Gesù Cristo sia da esempio per ciascuno. Che il percorso da lui tracciato sia abbracciato da ogni individuo che sia pronto a intraprendere la Via

L’Ascensione e la Resurrezione

Il nuovo Testamento non ci ha lasciato molti dettagli di questo episodio, ovvero la crisi o Resurrezione di Cristo. Dopo la crocifissione ben poco si conosce della vita di Cristo. Per comprendere a fondo questa Quinta Iniziazione è fondamentale aver fatto proprio il significato profondo della quarta iniziazione, la crocifissione.

Secondo gli apostoli del Nuovo testamento, quando risuscitò il corpo di Cristo appariva identico al precedente ma non si può dire se fosse il corpo fisico mortale resuscitato, oppure il corpo spirituale visibile solo a chi l’amava o ancora un nuovo corpo fisico che si era costruito simile al precedente.

Tralasciano questi particolari ciò che è certo è che il Cristo risuscitò effettivamente e fu visto da molte persone.

Il Cristo dapprima ascende al Padre, ovvero torna alla casa del Padre e solo così può Resuscitare a vita nuova, come vi ho spiegato nei dettagli precedentemente.

La profondità della Pasqua

Il primo significato profondo della resurrezione riguarda proprio la morte. Attraverso la Resurrezione, Cristo dimostrò che la morte non poteva dominarlo. Lui era il Salvatore e iniziazione dopo iniziazione arrivò a dominare la paura della morte, fino alla morte stessa.

Per la maggior parte del popolo la vita era terminata con la crocifissione, mentre per Cristo e i suoi discepoli non era affatto così. Il mondo non era finito con la croce, ma mediante la resurrezione ne iniziava uno nuovo.

I tre giorni di attesa

Sicuramente i 3 giorni di assenza, dalla crocifissione alla Resurrezione, per i discepoli saranno stati giorni difficili, giorni di prova e di fede. 

Con la morte fisica di Cristo in croce è possibile credere che vissero nella disperazione in quanto era terminata malamente la causa a cui si erano spontaneamente dedicati: la missione affianco del Signore Gesù Cristo, nonostante tutti li considerassero folli e venissero spesso derisi per questa loro scelta.Questa tematica è quanto mai attuale: molte persone in passato e nel presente, vengono derise per aver dimostrato audacia e sicurezza sostenendo le loro tesi

Tutto ciò svanì con la Resurrezione. Fu l’evento che modificò i sentimenti e i pensieri dei discepoli. La fiducia, l’amore e la speranza vennero ravvivati da questo lieto evento.

Con la Resurrezione si da ‘il via libera’ alla diffusione del messaggio di Cristo ai popoli, il Regno di Dio può espandersi sulla Terra perché ormai è davanti agli occhi di tutti che Cristo è risorto, quindi è il Signore, colui che E’.

L’immortalità

In questa iniziazione gioca un ruolo fondamentale l’immortalità. Potremmo dire che la Resurrezione è l’emblema del significato profondo dell’immortalità per ciascun individuo.

Fino a che non percepirete l’immortalità in ogni istante della vostra vita, sarà sempre la morte a gestire le vostre esistenze. Per morte non intendo solo quella fisica ma soprattutto quella dell’anima e dello spirito. Potete scegliere ogni giorno se essere guidati dagli istinti inferiori della personalità oppure dall’anima. Per approfondire clicca qui

La paura è un aspetto della mortalità che diventa nulla quando si penetra nell’immortalità dell’esistenza. La Resurrezione deve essere un esempio per tutti

Solo quando la morte verrà considerata un altro passo compiuto, sul cammino che porta alla luce, allora l’essere umano si potrà ritenere libero.

Il Cristo quindi è asceso in Cielo, ovvero è tornato alla casa del Padre.

Spiego nel dettaglio queste tematiche nel corso di 1° anno della Scuola della nuova Era

Saranno gli esseri umani che nella nuova epoca verso cui ci stiamo avviando, dimostreranno l’immortalità dell’anima.

Il messaggio della Pasqua

La chiave della vittoria sulla morte è possibile mediante un amore incondizionato, di cui il Servizio ne è l’espressione massima. In questi termini può essere compreso il significato profondo portato dal Cristo con la Resurrezione.

L’amore rende più umili e saggi, evita che le forze oscure possano prendere piede nel corpo astrale e permette l’espansione della luce. Attraverso l’amore emerge la verità..

Per dirla in parole semplici: i primi cristiani amavano il Cristo e il Cristo presente in ciascuno di loro. 

La rinascita del Cristo ha insegnato anzitutto agli Apostoli eppoi a tutti gli uomini, che è possibile rinascere anche in una stessa vita mortale. La rinascita è quella dell’anima che inizia a risvegliarsi a se stessa, a provare amore incondizionato, ad amarsi e ad amare come non si era mai permessa di fare prima.

Creare una nuova realtà esistenziale, libera e creativa. Basti pensare all’esempio dell’apostolo Simone che nonostante avesse abbracciato assieme al fratello la missione del Cristo Gesù, all’inizio aveva delle resistenze nel credere che fosse possibile vivere una nuova vita interiore, pur mantenendo lo stesso corpo fisico. Gesù Cristo gli dimostrò, attraverso una serie di azioni e esempi, che ciò era possibile.

Direte voi, e noi come potremmo fare? Seguendo l’esempio del Cristo e avviando un processo di risveglio.

Cristo era risorto e con la sua Resurrezione aveva provato che l’umanità portava in sé il germe della vita e che non esisteva morte per l’uomo capace di seguire le orme del Maestro

Attraverso i processi dell’evoluzione e dell’iniziazione ci dimostrò il senso e lo scopo della vita divina presente tanto in lui quanto in noi. Cristo risorse perché era umano ma anche divino, rivelando agli uomini il mistero della continuità dello sviluppo dell’anima anche oltre la morte del corpo fisico.

Cristo fu il primo a sottoporsi a tutti i riti dell’iniziazione in pubblico, al cospetto del mondo, dando in questo modo all’umanità una dimostrazione della divinità accentrata in una sola persona, affinché tutti potessero vedere, credere e sapere, seguire i suoi passi….

Potrei aggiungere molti altri aspetti ma per ora può andar bene così; già se fate vostri gli elementi che vi ho scritto in questo articolo qualcosa dentro di voi non sarà più come prima…

Maria Sara D’Agostini

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LA PARABOLA DELLE 5 VERGINI SAGGE E LE 5 VERGINI FOLLI

Questo lavoro è da considerarsi un articolo di guarigione esoterica e spirituale

‘’Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini, le quali, prese le loro lampade, andarono incontro allo sposo. Cinque di esse erano folli e cinque sagge. Le folli, nel prendere le loro lampade, non presero con sé l’olio; le sagge, invece, insieme alle lampade, presero anche dell’olio nei vasi. Siccome lo sposo tardava, tutte cominciarono ad assopirsi e si addormentarono. Nel cuore della notte si levò un grido: «Ecco, arriva lo sposo, andategli incontro!». Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. E le folli dissero alle sagge: «Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si stanno spegnendo». Ma le sagge risposero: «No, perché non ce ne sarebbe abbastanza per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratene per voi». Ora, mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; le vergini che erano pronte entrarono con lui nella sala delle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi giunsero anche le altre vergini e dissero: «Signore, signore, aprici». Ma egli rispose: «In verità vi dico: non vi conosco». Vegliate dunque, poiché non sapete né il giorno né l’ora. Matteo 25: 1-13

Come ho più volte ricordato, nei Vangeli si cela una profonda saggezza che è di aiuto e sostegno per chiunque sia sulla Via.

I Vangeli appartengono al Nuovo Testamento in cui si da forza all’ascolto della Parola unita all’azione concreta.

Anche in questa parabola come nelle altre che ho spiegato nei miei ultimi seminari, è necessario ‘decodificare’ le parole di Gesù Cristo e dargli una lettura da poter riportare ai tempi attuali e nella vostra quotidianità.

Gesù utilizzava le parabole con le persone ‘esterne’ alla cerchia dei discepoli; in questo modo il messaggio era destinato solo a chi fosse pronto ad aprirsi alla Via, al Risveglio della coscienza. Da qui ci si può ricollegare anche a un altro passo del Vangelo: ‘’Non date le perle ai porci’’

Questa parabola è piena di simboli e simbologie che riportano l’uomo direttamente alla ri-scoperta della Verità. Andiamo nel dettaglio

Le 5 vergine folli e le 5 vergine sagge

Il numero 5 viene più volte ripetuto in questa parabola….rappresenta le 5 virtù dell’esistenza: bontà, giustizia, amore, salvezza e verità. La loro ottava bassa, ovvero le 5 vergini folli sono invece i loro difetti corrispondenti

Vi è la rappresentazione di queste 5 virtù e 5 vizi sottoforma di persone.

Queste 10 vergini rappresentano le 5 virtù e i 5 vizi dei piani dell’esistenza umana.

Le 5 vergini folli

Ciascuna vergine aveva un suo nome, non mi soffermerò su questo aspetto, quanto sulle caratteristiche di ciascuna vergine folle. Questo vi consente di entrare subito nella parabola e di sentirla come strumento di vita quotidiana.

La prima vergine folle

Era priva di bontà e preoccupata solo per se stessa. Non notava chi gli era attorno o per negligenza o per volontà. Spesso parlava male degli altri

La seconda vergine folle

Si sentiva sempre vittima e la colpa era sempre degli altri. Per queste ragioni commetteva molte ingiustizie. Qui emerge un aspetto della personalità molto comune nell’uomo medio che si ritiene libero nel suo sentirsi vittima perché non consapevole che è la sua gabbia

La terza vergine

Era infelice perché sentiva odio e disprezzo verso gli altri. Gioiva delle disgrazie altrui ed era sempre molto arrabbiata.

La quarta vergine

Era molto precipitosa e soprattutto istintiva. Ciò le faceva prendere le decisioni con impeto a tal punto che ad essa veniva riconosciuta poca fiducia. Non rifletteva, ciò è evidente dal momento che agiva d’istinto.Non ascoltava gli altri e questo suo istinto profondo faceva si che non riuscisse a discernere le persone.Rispetto alla terza vergine, non era cattiva ma inaffidabile questo si

Commento

Come scrissi tempo fa su un mio twitter: o agisce l’intuito o l’istinto. Se si manifesta uno non può esserci l’altro.

Questo aspetto della sua personalità non le permetteva di compiere buone azioni e quindi non riusciva a uscire dalla sua stessa gabbia, in un ciclo infinito.

Questo è molto comune ad un certo stadio della coscienza in quanto non essendosi riconosciuta come anima, non potrà riconoscere le anime attorno a lei. Vedrà solo dei corpi o gusci nei quali riconoscerà l’unico aspetto di se che ‘vede’. Ne consegue che non riusciva a esprimere le virtù dell’anima

La quinta vergine 

Oggi la potremmo definire la personalità bugiarda per eccellenza. Arriva anche ad inventare false notizie per poi diffonderle. La menzognera per eccellenza. In questo periodo storico, la quinta vergine è particolarmente diffusa alla società. Una personalità di questo tipo si crea una sua realtà, da lei stessa creata e ci si perde all’interno.

Le 5 vergini sagge

Come anticipato nell’introduzione, le vergini sagge rappresentano le virtù opposte a quelle incarnate dalle vergini folli. Ricorso che sono: Bontà, giustizia, amore, salvezza e verità

Vediamole nel dettaglio

  • Tova – Era molto buona e sempre disponibile per tutti. E’ stata molto amata da bambina e ha sempre dimostrato una certa sensibilità. Ora riversa tutto l’amore che ha ‘assorbito’ verso gli altri. Aiutava chiunque avesse bisogno di un sostegno e consolava gli infelici. Tutto l’amavano
  • Tzadka – La potremmo definire la ‘donna dei giusti’. Dal padre aveva ereditato un forte senso di giustizia che riportava con orgoglio nella vita. Capiva che le sofferenze degli esseri non venivano date loro a caso ma erano effetti di cause che essi stessi avevano creato. Era affascinata dal mondo
  • Ahavah – Ammirava e prendeva da esempio la madre, che con passione e ardore, nonostante le difficoltà, si dedicava con amore alla famiglia e alla cura dei figli. Sorrideva alle nuvole, agli animali e a chiunque incontrasse anche se erano contrariati. Era tenera e delicata
  • Hokhmah – Molto silenziosa e riservata era una grande osservatrice. Amava svolgere le sue principali azioni nel silenzio…Si poneva molte domande rispetto alla vita e ne cercava le risposte. La sua curiosità era spiccata. Amava istruire e condividere le ‘sue scoperte’ anche con parenti e genitori. Sapeva ascoltare
  • Amena – Era la donna della sincerità , la trasparenza fatta persona a tal punto che non aveva ‘scheletri nell’armadio’. Era venuta sulla terra per diffondere la Verità e testimoniarla. Esotericamente si dice che chi è portatore di verità , come Amena, è libero e dunque non soggetto al karma. I suoi occhi, che sono lo specchio dell’anima, emanavano luce. Era contemplativa e riflessiva. Amava contemplare il sorgere del sole. Adorazione e contemplazione sono le 2 virtù principali di questa vergine

Commento

La contemplazione e l’adorazione sono virtù per nulla scontate. L’anima deve sentirsi in pace e vibrare a livelli energetici più elevati della personalità per riuscire ad avvertire questo senso di pace profondo che sostiene la contemplazione. L’adorazione è un vero e proprio atto magico in cui viene compiuta la volontà di abbondinarsi allo Spirito Santo. Per queste ragioni Gesù scelse Maria come modello della quinta vergine: Maria contemplava il maestro anche per ore per opera dello Spirito Divino o Santo.

L’olio e la lampada 

L’olio rappresenta la forza vitale di ciascun essere, mentre la lampada il serbatoio da cui attingere la forza vitale. Questa apparente sintetica spiegazione in realtà cela molti significati; infatti la forza vitale può essere rappresentata dall’energia vera e propria, ma anche dal sangue, piuttosto che dall’aria e dall’acqua. Tutti questi elementi sono o contribuiscono a definire la forza vitale di ciascun individuo, 

Anche per la lampada la decodifica è simile; può rappresentare il plesso solare che ‘contiene’ la forza vitale ma anche i polmoni attraverso i quali viene utilizzata l’aria e cosi via…

Nella parabola quindi si fa riferimento alla capacità degli esseri di mantenere viva e attiva la propria forza vitale in modo da poter accogliere Colui che viene sottoforma di luce, saggezza, sapienza.

Ciascuno di voi avrà sperimentato almeno 1 volta che se per periodo, talvolta anche breve, avete praticato le virtù sopra elencate: bontà, salvezza, amore, verità e giustizia, avevate una forza vitale che vi ha permesso di affrontare meglio eventuali ostacoli e anche di portare gioia nel mondo

Potremmo definirla la ‘forza dell’olio della lampada’ che è la stessa che emerge anche quando c’è una malattia. Dicono gli Iniziati che questa forza è anche riparatrice e se l’uomo ,quando è malato, sapesse attendere tranquillamente, sentirebbe lavorare dentro di se una forza vitale che lo risanerebbe e lo stabilizzerebbe.

Altra correlazione è tra la simbologia della lampada, ovvero il plesso solare e il segno della Vergine che è ad esso correlato. Per questo si parla delle 5 vergini sagge e le 5 vergini folli. Inoltre con il termine vergine, ci si riferisce anche alla purezza con cui si inizia il cammino interiore spirituale che porta a sviluppare o riconoscere le 5 virtù.

Il monito di questa parabola è il seguente: se l’essere umano vivesse, pensasse e sentisse correttamente, il plesso solare sarebbe sempre nelle condizioni di generare la forza vitale necessaria alle cellule. Questo consentirebbe agli individui di sentirsi sani, pieni di energia e vigorosi.

Invece Il significato da portarsi nella vita quotidiana è il seguente: 

Riempitevi di olio se volete accedere al Regno dei Cieli, accogliere lo Spirito Santo e aprirvi alla nuova vita. Come ci si ‘riempie di olio’? Manifestando le 5 virtù viste prima. Ci vuole pratica, costanza e il tempo necessario, ma come dice Gesù nel Vangelo: ‘’Chi persevererà fino alla fine, si salverà’’. 

Il vero olio non potrà essere regalato ma lo si può ottenere solo con il sacrifico e il dono incessante di sé. Risveglio spirituale

Rettitudine di pensiero e rettitudine di sentimento sono 2 stradi fondamentali da coltivare. Ci sono il cibo e l’aria ma senza buoni pensieri e intenzioni questi ultimi non saranno sufficienti.

Ci si deve preparare ad accogliere lo Spirito Divino e ci si deve meritare di poté entrare nel Regno dei Cieli.

La luce verrà solo se avete abbastanza olio per alimentare la fiamma e se ne farete scorta per i giorni di penuria

Tanto bene

Maria Sara D’Agostini

”Serva di Dio” aeternum

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